Francesco e il calcio come metafora della vita

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Il 13 agosto il Papa ha ricevuto in udienza le squadre nazionali di calcio di Italia e Argentina, impegnate in un incontro amichevole a Roma. «Sarà un po’ difficile per me fare il tifo – ha detto sorridendo il Papa -, ma per fortuna è un’amichevole… e che sia veramente così, mi raccomando!».

L’occasione naturalmente si presta all’aneddoto e alla curiosità. Per la seconda volta da quando è Papa – la prima volta era avvenuto in un messaggio del 20 marzo al San Lorenzo de Almagro, la squadra di cui è tifoso e socio, con una quota sociale pagata regolarmente ancora qualche giorno fa, ben dopo la sua elezione a Pontefice -, Francesco ha citato «il gol di Pontoni» come il suo più bel ricordo calcistico. Quando era arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Bergoglio aveva già menzionato più volte il calciatore René Pontoni (1920-1983) e il suo famoso gol a titolo di esempio di come anche il calcio, bene inteso, possa esprimere la bellezza ed essere a suo modo una di quelle arti minori, che – come la gastronomia o le canzoni – fanno ricca la vita. Continua a leggere