Scienziati choc “Emergenza clima? Ridurre nascite”

Maestra sgrida alunni

Gli scienziati di tutto il mondo chiedono la riduzione programmata della popolazione mondiale a fronte dell’emergenza climatica
 
di Paolo Vites,  Il Sussidiario, 07.11.2019
 
Quando chi si preoccupa del bene e del futuro del mondo propone, come soluzione, la riduzione delle nascite, vuol dire che si è arrivati al suicidio organizzato e pianificato della razza umana. Invece di essere una soluzione è un omicidio. E’ l’allarme lanciato da ben 11.258 scienziati di tutto il mondo in una “lettera di avvertimento” per l’emergenza climatica, che propone come risposta “la riduzione graduale della popolazione mondiale”. Non è un film di fantascienza, ma è la scienza, tanto lodata perché dovrebbe risolvere ogni problema. La lettera è stata pubblicata nei giorni scorsi sulla rivista BioScience, firmata da oltre 11mila scienziati di 153 paesi al mondo. Nella dichiarazione, i firmatari hanno elencato sia la crescita economica che un aumento della popolazione globale come “tra i più importanti fattori di aumento delle emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili”. Il rapporto chiede “trasformazioni audaci e drastiche riguardo alle politiche economiche e demografiche”. Hitler si sarebbe congratulato con loro, d’altro canto aveva messo in atto un piano analogo. Il documento non tiene minimamente conto dei milioni di poveri, soprattutto bambini, che muoiono ogni anno di stenti e di fame tanto che viene da pensare che l’incapacità di risolvere questo problema faccia parte di un piano preciso per ridurre la popolazione, e non si tiene neanche conto che nei paesi più ricchi la natalità è arrivata in molti casi, ad esempio in Italia, a livello zero. Cioè non si mettono più al mondo i figli. Sotto accusa allora come sempre quei fastidiosi popoli del terzo mondo che nonostante la povertà “si ostinano” a fare figli. La popolazione globale sta aumentando di 80 milioni di persone all’anno, afferma la dichiarazione, ed è un fattore chiave del cambiamento climatico.  Continua a leggere

«Vogliono creare Ogm umani mettendo a rischio il futuro dell’umanità. Fermiamoci»

Genome Unlocking Life's Code Exhibition at the Smithsonian's National Museum of Natural History

Angelo Vescovi, ricercatore e professore di biologia all’università Bicocca, si scaglia «da agnostico» contro le tecniche di modifica del Dna degli embrioni umani pubblicizzate nelle ultime settimane
 
«Vogliono creare Ogm umani, mettendo a rischio tutta la specie. E non esagero». Angelo Vescovi, ricercatore e professore di biologia all’università Bicocca, si scaglia «da agnostico» contro le tecniche di modifica del Dna degli embrioni umani pubblicizzate nelle ultime settimane. Sull’autorevole rivista Nature è appena stato pubblicato un appello contro questo tipo di sperimentazione, ideato in teoria per curare malattie, ma che per Vescovi «mette in pericolo il futuro dell’umanità». Continua a leggere

Gli scienziati insegnano a pregare

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Il Nobel per la Medicina Alexis Carrel: “Pregare è naturale come respirare”
 
La Chiesa ha ribadito più volte che scienza e fede sono due realtà più che conciliabili, e una dimostrazione lampante di ciò è lo stretto rapporto che moltissimi scienziati hanno avuto e hanno con la fede.

Per questo, Francesco Agnoli ha voluto analizzare in un libro “La forza della preghiera nelle parole degli scienziati” (Fede & Cultura), come recita il titolo, ricordando la relazione con la fede di numerosi e famosissimi uomini di scienza come introduzione all’analisi del saggio sulla preghiera scritto nel 1941 dal Premio Nobel per la Medicina Alexis Carrel. Continua a leggere

Lucio Rossi: ci vuol più “fede” a non credere

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di Fabio Spina

“Pensa che le conoscenze scientifiche possano consentire un avanzamento della fede? Penso che la scienza, come ogni attività umana, possa dare un contributo alla fede, arricchirla e in qualche modo completarla. Posso dire che l’attività scientifica mi conferma nell’ipotesi positiva che la fede mi dà: appunto lo slancio verso il Mistero di cui siamo costituiti è valorizzato dalla scienza e dalla sete di rispondere ad alcune domande fondamentali. Tuttavia vorrei rilevare come la scienza in se stessa non dà una risposte: essa può indicare una strada per chi questa strada vuole vederla e non la indica a chi non vuol vederla. Continua a leggere