“October baby”, di Jon e Andrew Erwin

Ieri sera ho visto un film così carico di umanità, di verità, di religiosità e di fede che raramente mi era capitato di vedere: “October baby” dei fratelli Erwin.
Il film si ispira alla storia vera di Gianna Jessen, la ragazza che è riuscita a sopravvivere dopo un aborto salino, rifiutata dalla mamma, salvata da una infermiera e accolta ed educata da una donna eccezionale, e che ora gira il mondo per offrire la sua testimonianza di amore alla vita, la sua testimonianza di gioia e di letizia, di amore alla verità e odio della menzogna.

La protagonista del film ha vissuto un’esperienza simile a quella di Gianna: adottata da una famiglia, arriva all’età di 20 anni, senza conoscere nulla del suo passato e sentendosi a disagio, non accolta, non amata, per di più malata, inizia l’avventura della ricerca del suo io, della sua consistenza, del significato del suo essere al mondo, del valore e del senso della sua storia. I temi del film sono moltissimi e toccano le questioni essenziali e profonde della vita di ogni uomo: le grandi domande, una su tutte, “Conoscere la verità mi farà libera?”; la ricerca del proprio vero io, il desiderio di essere voluta, amata totalmente, l’esperienza del perdono, il valore del rapporto coi genitori, del rapporto con un amico di cui Anna si innamorerà, il limite della scienza, della professione medica e della psicologia, l’incontro con un prete che le spalanca il cuore e la ragione, gli altri incontri decisivi della propria vita. Ma direi che il tema più importante è quello del cambiamento della persona, di tutti i personaggi del film, generato dall’incontro con la Verità, una Verità che si fa carne attraverso dei volti concreti che la protagonista e gli altri personaggi incontrano sul loro cammino. La perla del film, a mio giudizio, è la testimonianza personale dell’attrice che interpreta la figura della mamma biologica della protagonista, in coda al film. E’ commovente il racconto della sua storia, simile a quella della donna che interpreta e la scoperta di Dio, della fede, del perdono, della pace, proprio attraverso l’esperienza vissuta durante la realizzazione del film, che la riconcilia con se stessa, con Dio, con gli altri, facendole cogliere la positività che è misteriosamente presente anche in un gesto tragico. Il film non è stato finora doppiato in italiano, ma esiste un dvd, acquistabile su internet (QUI), coi sottotitoli in italiano. Ripeto: è un film di rara bellezza e verità, recitato benissimo dai protagonisti, che non può non toccare i desideri, le domande e i sentimenti più profondi del cuore di chiunque, un film “evangelico”, testimonianza viva e commovente della promessa di Cristo: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” e “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero”. Un film che non lascia nessuno indifferente, che tocca, che cambia chi lo vede, una testimonianza commovente della verità in un mondo che vive immerso nella menzogna e nella cultura della morte. E’ un film da vedere e da discutere insieme con gli amici e da proporre a tutti, giovani e adulti, in ogni ambiente.

[Fonte: Cultura Cattolica]
 
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