“Lo Stato rinuncia alla famiglia come capitale sociale”

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Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari: “È come se il legislatore dicesse: fare famiglia è un ‘affare privato’, quindi nel bene e nel male, cari cittadini dovete arrangiarvi. Non aspettatevi niente dall’intervento pubblico”. E ancora: “Lentamente ma inesorabilmente si vanno togliendo i sostegni a una idea forte di matrimonio come valore costituzionale”.

di Luigi Crimella

La Camera dei Deputati ha approvato ieri in via definitiva la legge sul cosiddetto “divorzio breve”. I sì sono stati 398, i no 28, gli astenuti 6. Rispetto alle norme in vigore precedentemente, i tempi del divorzio vengono ristretti: 12 mesi per la separazione giudiziale, 6 mesi per quella consensuale, con l’estensione delle nuove norme anche ai procedimenti in corso. L’istituto giuridico della comunione dei beni viene sciolto quando il giudice dà il proprio consenso ai coniugi per vivere separati, oppure quando gli stessi decidono di sottoscrivere la separazione consensuale. Di fatto, con questa legge, cambia il diritto di famiglia che tutti conosciamo. Ecco l’opinione di Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari. Continua a leggere